Inizio anno e riflessioni
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- Categoria: Correre Tra Cielo E Mare
- Pubblicato Lunedì, 20 Gennaio 2014 19:43
- Scritto da Jacopo Borniotto
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Sorry, sorry, sorry!
Cavolo sarà da quasi un mese che mancano i miei illuminanti scritti sul nostro sito. Si che probabilmente non ne frega una ceppa a nessuno ma, per natura, se prendo un impegno cerco di portarlo fino in fondo. Qui mi sono perso tra chiusure di budget, cene con clienti e troppe corse a smaltire i postumi delle vari malefici banchetti natalizi.
Bene. Ricominciamo. Buon inizio anno e buon inizio corse 2014. Come al solito la prima parte dell’anno serve a fare il budget “previsionale” di quanto vorremmo andare a fare mentre si dovrà attendere il 31 dicembre (o pochi giorni prima) per stilare il bilancio consuntivo dell’anno di corsa. Per quanto mi riguarda sono riuscito, più o meno, a rispettare e rendere reale la mia personale “wishing list” stilata a gennaio 2013. Adesso non serve altro che pensare a cosa fare quest’anno.
Io mi concentro su due gare. A fine aprile la AW e la LUT a fine giugno (iscrizione/estrazione permettendo). Inoltre devo fare i conti con il budget (fare gare è costoso….anzi….è caro) e con la mia testa e con il mio fisico una volta arrivato a Bobbio (….SE arrivato a Bobbio). Altre gare…..cavolo se ce ne sarebbero. Trail ed asfalto. In realtà mi piacerebbe preparare una maratona. Sono affezionato a Firenze…ma da qui a novembre ho ancora tanto tempo. Nel frattempo un immenso “in wolf’s mouth” ai compari Arcigni che si misureranno sul tracciato della TDS, una delle 4 gare del Monte Bianco. Speriamo di conquistare i nostri traguardi.
Detto questo prendo spunto da quanto letto oggi sul nostro FB. Correndo “più o meno seriamente” (dove seriamente significa non andare oltre il ritmo tapascione) dal 2001 ho visto la crescita dei finisher nella “regina” delle corse, la Maratona, per poi notare l’incremento costante di quanti sono passati alle ultra maratone per poi, ancora, vedere sempre più runner diventare trailer….e da li approcciare l’ultra trail.
Mi domando: “perché?”. Io personalmente preferisco il trail perché riesco a correre in maniera meno agonistica senza dover avere riscontri cronometrici in ogni gara, per ogni risultato. Inoltre so che vado piano: posso dare la colpa al lavoro, agli impegni, ma ciò non toglie che vado piano. Ho una andatura costante ma lenta. Il mio vergognoso pb di 3 ore e 25 minuti con congestione non vale il prezzo degli sforzi e degli allenamenti. Ovviamente il mio essere Canottiere Velocior disturba la visione del risultato. Sopra le 4 ore smetti di correre, sopra le 3.30 non vali nulla. Solo sotto le 3 ore puoi dire di essere maratoneta. Ed in parte condivido questa visione. Correre facendomi sorpassare da pluritrapiantati un po’ mi infastidisce. Bene o male mi alleno. Bene o male sottraggo tempo alla mia famiglia ed attenzione al lavoro…se poi “la faccio tanto per finirla…”.. No, è più forte di me, non ce la faccio. Idem per le mie “imprese”. Io stesso mi domando se sia giusto continuare ad allungare i km aggiungendo tanta tanta quantità senza il minimo di qualità. Ma già mi sono risposto. Sono lento e non ho voglia di impegnarmi più di tanto per migliorare i miei tempi sui 10k, sulla mezza o sui 42 km. Ecco faccio “outing”! Sono lento perché non mi alleno come dovrei e le ultra mi danno modo di passare per “chi fa le imprese” mentre, crono alla mano, sono una mezza ciofeca! Trotterello come un asceta tra boschi e cinghiali mentre dovrei essere a fare ripetute ed allenamenti qualitativi. Che però costano tanta fatica e tanta dedizione mentale.
Però….però c’è qualcos’altro. Ossia….misurarmi in qualcosa di diverso, di misurarmi contro misure mai fatte e mai pensate. Anche per fare le “belinate” che faccio serve allenamento. Anche se vado piano. Anche se arrivo sempre ultimo……no….devo ancora ragionarci….ho un bel po’ di km da fare al volante….mi serviranno per carcare di trovare il bandolo dei miei pensieri
Fermi tutti…questo è il mio pensiero. Non è giusto e non è corretto. Ognuno di noi ha la propria idea e la propria risposta al “perché lo faccio”! Anzi….aspetto di leggere le vostre idee.
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